Nelle caselle di posta, nei risultati di ricerca, nei contenuti Social(i): ovunque questo tempo ci regala un continuo proliferare di servizi che offrono siti web gratuiti e personalizzati a costi davvero ridotti.
Viviamo in un contesto sociale in cui la tecnologia viaggia a ritmi velocissimi, così per i Web Designer – e, in generale, per molti professionisti del Web – la domanda che sorge spontanea e intima è una: ma in futuro ci sarà ancora bisogno di me?
La risposta che sto per darti, ne sono certa, ti farà riflettere sul valore della tua professione e sul modo in cui puoi davvero fare la differenza in un mercato del lavoro che comincia a pullulare e scalpitare.
Tecnologie e uomini: troviamo l’equilibrio stabile
Le tecnologie avanzano, è vero, ma con queste avanza pure il bisogno di sentirsi umani, di sapersi compresi nella propria intimità, di percepire che i brand a cui ci affidiamo capiscono molto – o, meglio, tutto – di noi, delle nostre paure, dei nostri desideri, del nostro mondo valoriale.
E questa capacità di immedesimazione, per quanto dati e business intelligence possono aiutarci a conoscere, è una peculiarità propriamente umana, che scaturisce dalla volontà e dall’abilità di mettersi nei panni dell’altro.
L’obiettivo è solo uno: offrirgli quel che desidera, coccolarlo, sorprenderlo, guidarlo. Farlo sentire parte di un universo valoriale condiviso.
Se è vero che algoritmi, software e tecnologie varie possono supportarci nell’ascolto e anche nella realizzazione degli stessi strumenti di comunicazione (come i siti web), è altrettanto vero che le persone hanno sempre più bisogno di comunicazioni che siano relazioni.
Progettare un sito web richiede e richiederà sempre più un mix di competenze tecniche, soft skills e capacità umane. Tra queste un ruolo di primo piano spetta all’empatia, all’immedesimazione, all’emozione.
Ecco che i Web Designer di oggi e di domani dovranno voltare lo sguardo agli aspetti umani della loro comunicazione, dovranno calarsi nei panni stretti del loro interlocutore e cercare di vestirli in modo comodo e perfettamente calzante.
Dovranno offrire valore, utilità, stupore.
I siti web comunicano relazioni
Quando progetti il sito web di un cliente c’è una cosa che devi avere ben chiara, sempre: il sito web è un medium, uno strumento di comunicazione, e proprio per questo è anche il mezzo per instaurare relazioni con le persone.
Come fare per costruire un legame con gli utenti del tuo sito web? Devi farli sentire accolti, capiti e coccolati. Devi aprire le porte di casa e farli accomodare dolcemente, invitandoli a conoscerti stanza dopo stanza.
E, in ogni luogo, devi far scoprire loro che quello che avete in comune è molto più intimo e profondo di quel che potessero credere.
È proprio sulle ali di questa capacità di comprendere, di mettere in comune (da cui comunicazione), di condurre e di immedesimarsi che nasce la fiducia che le persone ci accordano. E la fiducia conduce dritto verso l’azione.
I Web Designer devono e dovranno dare voce e regalare beneficio alle persone che guardano quello schermo, quell’insieme di bit, di parole e di colori in cui vagano navigando un sito web.
E non v’è tecnologia che possa sostituire proprio questa umanità, questa immedesimazione, questa capacità di Sentire e di viaggiare sulla medesima barca nel tentativo di approdare su isole (più) serene e floride.
Ecco perché, ne sono certa, la professione del Web Designer diverrà sempre più necessaria e complessa, sempre più un perfetto equilibrio di umanità e tecnologia.
Empatia: la nuova sfida del Web Designer
Più che la tecnologia, quindi, è l’empatia la vera e nuova sfida del Web Designer, questo Sentire e sentirsi insieme.
E tu sei pronto ad affrontarla? Come ti stai attrezzando?
Se hai voglia di condividere la tua esperienza, ti aspettiamo nei commenti.
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