Quando si cercano i numeri e le statistiche degli italiani connessi a Internet non si riesce mai a trovare informazioni esaustive. Forse perché i dati interessanti sono sempre ben custoditi oppure perché rilasciati spesso da aziende straniere e quindi parzialmente citano numeri del nostro paese.
L’infografica qui riportata, raccoglie dati Istat, Censis, Doxa e Audiweb degli ultimi mesi relativi alle abitudini degli italiani in fatto di Internet e web. Nonostante nel mondo gli utenti che dispongono di una connessione sono 2,4 miliardi, è sempre alto il digital divide che vede il 61% della popolazione senza un accesso al WWW.
I dati italiani attestano più di un italiano su due connesso a Internet: il 54,8% si connette almeno una volta a settimana mentre il 33,5% se vogliamo sapere gli italiani che si collegano ogni giorno.
La crescita degli utenti italiani online negli ultimi 13 anni è stata esponenziale: dal 27% di connessioni nel 2001 agli attuali 54,8%. Nonostante questo, a livello geografico resta forte il digital divide tra nord e sud Italia: la disparità va dal 44% di utenti connessi dalla Campania e Calabria a percentuali che vanno oltre il 60% del Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.
Come impiegano il loro tempo online gli italiani? Audiweb ci informa che gli italiani trascorrono online in media 1 ora e 19 minuti tra le 15:00 e le 18:00 (fascia oraria principale con il 54,6% di persone connesse). Le pagine medie visitate sono 102 tra cui l’immancabile Facebook che, insieme a YouTube e Wikipedia, sono i siti preferiti degli italiani. Seguono i servizi di coupon (Groupon e Groupalia) e siti di Question Answering come Yahoo.
Le attività preferite da svolgere online sono la ricerca di informazioni e indicazioni stradali. Lo streaming di musica è il terzo servizio più utilizzato secondo il rapporto Censis 2013, seguito dall’accesso al conto bancario e dallo shopping online.
In materia di Privacy è interessante osservare che più di un italiano su due ritiene che sia necessario introdurre regole più severe per proteggere la privacy online ma per un uno su quattro, ormai è del tutto inutile distinguere tra privato/pubblico online.
A cosa non rinuncerebbe mai un moderno utente 2.0? Ovviamente a Internet, al cellulare, alla televisione e all’email; questi i dati americani forniti da Pew Research Internet Project.
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