I social network possono essere ottimi strumenti per promuovere online un’azienda e i suoi prodotti o servizi. Allo stesso tempo anche i liberi professionisti possono trarre gli stessi vantaggi sfruttando le potenzialità dei social e aumentando la presenza su questi media.
Per far conoscere la propria professionalità devono essere sfruttate le tecniche di Personal Branding anche attraverso Twitter, Facebook o simili. Prima di buttarsi a capofitto nei canali sociali è bene definire una strategia di personal branding dove mettere in risalto i propri punti di forza e quali elementi ci rendono migliori di altri.
Imparare dagli errori è importante: vediamo quali sono i consigli per promuovere la propria professionalità su Twitter attraverso 5 punti di cose da NON fare.
1. Parlare soltanto di sé.
Usciresti mai a cena con un amico che parla solo ed esclusivamente della sua vita e del suo lavoro senza lasciare spazio ad altra discussione? Forse una volta, la seconda resteresti a cena a casa. Ecco, anche un professionista che parla solo di lavoro può non essere attraente e interessante tale da meritare un follow su Twitter. Pertanto una strategia vincente portrebbe essere quello di alternare discussioni professionali a qualcosa di più leggero e, a volte, anche frivolo. Non aver paura di far emergere la personalità!
2. Seguire poche persone.
L’interazione e i contatti su Twitter (così come per gli altri social media) sono fondamentali per fare rete e comunicare con gli altri utenti. È necessario scegliere bene i profili interessanti da seguire, coloro che forniscono idee e ispirazione per il lavoro, influencer o esperti nel proprio settore, fonti di informazione autorevoli dove trarre news valide. Non aver paura di seguire anche i profili dei concorrenti: studiare anzi le loro strategie comunicative per differenziare la propria dando un valore aggiunto.
3. Fare solo ReTweet
Il funzionamento principale di Twitter è quello di condividere contenuti di qualità che siano di interesse per i propri follower. Alcuni profili si limitano a pubblicare pochi contenuti ma fanno molto uso di ReTweet dei messaggi di altri profili. Di fatto può sembrare utile questa tecnica ma seguire un profilo basato su ReTweet di altri utenti tanto vale seguire direttamente gli utenti autori dei tweet originali.
4. Abbandonare il profilo per lunghi periodi
Twitter deve essere “vissuto”: pubblicare con frequenza e costanza per mantenere viva l’attenzione dei follower. Partecipare alle discussioni, fare domande, dare consigli e rispondere sempre (o il più possibile) senza far passare troppo tempo.
5. Abusare dei messaggi privati.
I Direct Message DM sono molto utili per scambiare informazioni private senza darne visibilità in timeline. I messaggi sono limitati a contenuti di 140 caratteri quindi per alcune comunicazioni più complesse è consigliabile di non usare i DM ma rimandare a mezzi più “tradizionali” come l’email. Anche per questo è sempre bene mettere nella bio il link al sito o al blog personale dove rimandare alle informazioni di contatto.
Consiglio di evitare gli autoresponder, attivati di solito dopo il follow del profilo, in quanto tolgono la personalità di un contatto reale e diretto a scapito di un freddo benvenuto preconfezionato.
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