I virus sono una minaccia informatica per la sicurezza dei nostri dispositivi che tende ad amplificarsi anno dopo anno. Per imparare a proteggersi dagli stessi bisogna soprattutto conoscere i principali canali di diffusione e poi fare uso di alcuni accorgimenti che miglioreranno il nostro modo di vivere online.
Vediamo come proteggersi dai virus analizzando 8 punti che fanno riferimento sia ai principali canali di diffusione, sia ad alcune modalità di comportamento da adottare e sia ad alcuni consigli che è bene ricordare. Analizziamoli uno alla volta:
1. Email e Facebook
Sono gli strumenti di comunicazione più diffusi e per questo motivo vanno tenuti sotto controllo con un buon antivirus aggiornato (ce ne sono di eccellenti gratuiti come Avira e Avast).
Bisogna sempre tenere gli occhi aperti, comunque, perché alcuni virus non sono rilevati in tempo reale e sfruttano meccanismi psicologici come curiosità o voler allarmare l’utente per indurlo ad auto-infettarsi mediante allegati o link.
Al tempo stesso, altri virus vengono creati apposta per Facebook e si diffondono con grande facilità attraverso esso.
2. Siti web e malware
Alcuni siti web sono canali inconsapevoli di diffusione di virus e di malware e questo perché, ad esempio, non rispettano le principali norme per la sicurezza sui rispettivi server.
Bisogna stare attenti ed essere molto critici, prima di aprire una qualsiasi pagina web, dato che potrebbe riservare sorprese spiacevoli. Facciamo attenzione ai siti che visitiamo, tenendo sempre l’antivirus attivo e soprattutto facciamo la nostra parte in modo da mettere al sicuro il nostro sito web sviluppato ad esempio su hosting WordPress.
Come vedremo nell’infografica alla fine dell’articolo, basta mezzo secondo per scaricare (silenziosamente) un malware e infettare il computer. Online occorre muoversi con la massima cautela e non farsi prendere dall’entusiasmo quando viene proposto il download gratuito di una qualsiasi risorsa.
3. Scansioni periodiche
Altra buona norma per proteggersi dai virus è quella di fare delle scansioni con l’antivirus sul nostro PC periodicamente, avendo cura di accertarsi che il sistema operativo, l’antivirus stesso, il browser e tutte le app siano sempre aggiornate.
4. Evoluzione dei virus
I virus moderni tendono ad aggirare i controlli. Bisogna sempre stare molto attenti perché, come ogni software, anche i virus tendono a migliorare e a diventare più difficili da rilevare.
Ad esempio, ci sono varianti di software malevoli che riescono sia ad aggirare gli antivirus che ad installarsi in modo subdolo nelle ROM: BadUSB, ad esempio, è un noto problema informatico che riguarda i dispositivi USB come hard disk e memorie flash. In questo caso un potenziale virus potrebbe letteralmente nascondersi in esso.
5. Virus offline
I virus non provengono solo da internet. Un altro luogo comune molto diffuso, ed errato, è quello di pensare che un computer sconnesso dalla rete sia automaticamente al sicuro.
Questo è troppo semplicistico, dato che molti virus provengono dalle comuni “pennine” o hard disk USB che magari connettiamo senza pensarci, ereditati a loro volta da altri canali.
6. Smartphone e tablet
Anche smartphone e tablet sono possibili veicoli di infezione dai virus: esistono virus che sfruttano falle specifiche di Android o iOS, per cui è importante aggiornare i sistemi operativi ed evitare, se ciò non fosse possibile, di usare applicazioni difettose (ad es. Android Browser presenta parecchi rischi per la sicurezza sulle versioni di sistema operativo precedenti alla 4.3, fonte).
7. Nessun sistema è immune
Non esistono sistemi operativi immuni ai virus: se è vero che Linux e Mac offrono un livello di protezione relativamente superiore a quello dei sistemi Windows (specie le sue versioni dismesse come XP), la guardia deve essere sempre molto alta.
Sono noti infatti virus per Mac e per Linux che sfruttano falle dei browser e non dei sistemi operativi. Pensare di essere al sicuro è una debolezza informatica che nessuno, al giorno d’oggi, può permettersi. Un rapporto della Synack ha ufficialmente smentito questa leggenda metropolitana sui Mac che non prendono i virus.
8. Diffidare sempre
Diffidate dalle soluzioni troppo semplicistiche o sospette che trovate in rete: molti sistemi di protezione diffusi commercialmente danno solo l’illusione di protezione.
Ad esempio Virus Shield, circa un anno fa, divenne tristemente famosa per essere un antivirus che non faceva letteralmente nulla.
Le 5 fasi di un attacco malware
L’infografica allegata mostra come in soli 0,5 secondi si possa scaricare il malware e infettare il proprio computer. Si inizia con la semplice visita di un normalissimo sito web (l’82% dei siti malevoli sono legittimi) su cui sono state effettuate pratiche di hacking e quindi risulta compromesso.
Successivamente si prosegue con la distribuzione, l’infezione e l’esecuzione dei comandi per cui il malware è stato programmato. Parliamo ovviamente di furto di dati sensibili (bancari e più comunemente di numeri di carte di credito) o di eventuali richieste di forme di riscatto al fine di evitare la cancellazione dei nostri dati privati.
Vediamo in dettaglio queste cinque fasi:
Conclusioni
Inviaci nei commenti i tuoi suggerimenti per proteggersi dai virus. Le soluzioni che adotti ogni giorno, i sistemi e i software che ti consentono di stare al sicuro sia gratuitamente ma anche a pagamento.
D’altra parte, con la sicurezza non si scherza e pochi euro l’anno (questi sono i costi dei migliori antivirus) sono nulla rispetto a perdere tutti i dati.
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