Le abitudini di acquisto delle persone stanno più o meno lentamente cambiando con l’avvento della tecnologia e il diffondersi degli ecommerce. Ecco perché è importante capire come incrementare le vendite sia online che offline in base alla tipologia dei “nuovi” clienti.
I clienti affezionati al punto vendita continuano a presentarsi nello store in mattoni e vetrine ma sempre più spesso questi stessi clienti entrano nel negozio dopo essersi informati online sulla qualità, la disponibilità, il modello nonché il prezzo del prodotto che vanno ad acquistare “fisicamente”.
Esiste un’altra fascia di utenza che, al contrario di quella precedente, preferisce informarsi su un prodotto nel punto vendita, prima di acquistarlo online. Così, non manca di chiedere al negoziante i dettagli sulla fattura, ne testa la qualità con mano, prova taglia e controlla quale colore si addice meglio alle proprie esigenze. Esplicate tutte queste attività, l’acquisto in store non viene ultimato subito, ma viene rimandato in un secondo momento e in un secondo luogo: online.
Le due tipologie di utenti appena descritti appartengono a due categorie ben distinte.
Effetto webrooming
Il comportamento della prima tipologia segue l’effetto “webrooming”: al cliente piace acquistare un prodotto nel negozio perché lo vuole avere immediatamente ma, allo stesso modo, ama essere informato su ciò che intende acquistare. Pertanto, prima di recarsi nel punto vendita, il consumatore webrooming naviga la rete per leggere i dettagli del prodotto, scoprire l’opinione di chi l’ha già provato, la reputazione del brand ed anche la fascia di prezzo confrontandolo su siti specializzati.
La ragione che guida le abitudini di questa categoria di utenti è spiegata nella ricerca di Merchant Warehouse, riportata nell’infografica sottostante. L’acquisto nel punto vendita (ancora largamento preferito nel nostro paese) dà maggiori servizi al cliente il quale porta subito a casa il prodotto evitando spese di spedizione (47%), sul sito online è possibile verificare se è disponibile prima di acquistarlo (42%), infine la consegna è immediata (23%).
Effetto showrooming
Gli utenti che preferiscono acquistare online dopo aver verificato il prodotto in negozio sono di tipo “showrooming”. La raccolta delle informazioni avviene quindi in modo tradizionale: nel punto vendita si ha la tranquillità del camerino, una persona dedicata alla quale chiedere tutte le informazioni necessarie, controllare con mano tutte le caratteristiche qualitative del prodotto. Dopo questa fase, il consumatore “showrooming” preferisce tornare a casa ed acquistare il prodotto online (opzione preferita dal 46% degli utenti statunitensi).
Perché acquistare online quando si ha la possibilità di averlo subito nel negozio?
I motivi sono diversi e non assurdi: spesso un prodotto online costa meno, grazie alle molteplici offerte, alla concorrenza nel libero mercato, oppure il consumatore preferisce riceverlo a casa direttamente senza doverlo trasportare personalmente.
Sempre secondo i dati di Merchant Warehouse, l’utente showrooming preferisce testare fisicamente un prodotto prima dell’acquisto (46%), preferisce il servizio di resa online (37%) ed è convinto che il prezzo sia migliore di quello del negozio tradizionale (36%).
Queste informazioni possono essere utili ai rivenditori (online e offline) per migliorare le proprie capacità di servizio e di assistenza al cliente e per aumentare le vendite in-store oppure online a seconda della tipologia di utente che si trovano di fronte. Per quanto riguarda la vendita online, tutti questi dati andrebbero analizzati prima di realizzare il proprio shopping online in modo da ottimizzare la realizzazione del sito di ecommerce.
Ecommerce e mobile
Nella stessa infografica possiamo trovare l’importanza dei dispositivi mobile nel processo decisionale in quanto l’80% circa delle ricerche locali effettuate dai dispositivi mobile vengono convertiti in acquisti: il 73% di questi acquisti sono effettuati in-store, il 16% dallo smartphone e l’11% online. I 3/4 degli acquisti provenienti da queste ricerche vengono finalizzati entro il giorno stesso, il 63% nel giro di poche ore.
Pertanto è importante concentrare gli sforzi di marketing e tecnologici nell’ottimizzazione dei propri siti ecommerce per i dispositivi mobile.
Guida al webrooming per rivenditori
L’infografica che segue, mostra come il reverse-showrooming o webrooming, può creare nuove opportunità ai negozi offline e come i venditori possono imparare a trarne vantaggio.
Se hai un negozio offline, la tua strategia di marketing tiene conto di queste nuove modalità di fare shopping? E tu che gestisci un ecommerce, pensavi di poter vendere a qualsiasi tipo di cliente?
La risposta è sicuramente quella di seguire il mercato, di studiare questi nuovi termini ma soprattutto i processi che stanno dietro e cercare di capire in che modo ragiona il cliente. Tutto questo per migliorare la propria attività e di conseguenza, incrementare le vendite… online e offline.
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