Tre le strategie digitali più longeve e molto apprezzate da chi si occupa di web marketing, trova spazio la newsletter. Attraverso la pianificazione di campagne di Email Marketing è possibile infatti entrare in contatto con nuovi potenziali clienti e soprattutto fidelizzare nel corso del tempo, i contatti già acquisiti.
Ottimizzare una newsletter
Per mezzo di invii periodici di contenuti di valore via email, le strategie di Direct Email Marketing (DEM) danno vita al processo di fidelizzazione che, se strutturato opportunamente, può incrementare anche le vendite.
Abbiamo visto in passato quali sono i passi fondamentali e qualche consiglio utile su come poter aumentare gli iscritti alla newsletter ma spesso non viene data molta importanza al processo inverso.
Gli abbonati infatti, possono cancellarsi da una newsletter per scarso interesse oppure perché infastiditi da qualche abitudine che non rispecchia la loro idea di mailing list.
Monitorare gli iscritti e le disiscrizioni è fondamentale per la pianificazione continua della propria strategia di email marketing offrendo così, un servizio sempre migliore.
Se è vero che si può imparare dagli errori, cerchiamo di capire quali sono i motivi principali per cui un utente è portato alla cancellazione dal servizio di newsletter.
1. Frequenza di invio inadeguata
Abbonarsi ad un servizio di mailing che ci tenga informati sulle news riguardo l’azienda e i suoi prodotti e servizi non significa che siamo disposti a ricevere troppe email settimanali.
Inviare 3/4 email è un comportamento esagerato che potrebbe stancare l’utente e costringerlo all’unsubscribe. È consigliato un invio settimanale o bisettimanale, a meno di eventi particolari che richiederebbero un invio straordinario.
2. Pubblicità e promozioni
Niente è più fastidioso di ricevere soltanto comunicazioni commerciali; dopo aver capito che si tratta di questo genere di messaggio, l’email verrà velocemente cestinata.
È molto raro che qualcuno voglia ricevere solo pubblicità o che in TV guardi esclusivamente gli spot pubblicitari. Quindi, è fondamentale strutturare una serie di campagne di email marketing che siano bilanciate tra messaggi promozionali e contenuti utili, informativi e di valore per il lettore.
Consigli, approfondimenti, curiosità sono valide alternative alle offerte.
3. Scarsa professionalità
Una newsletter non è una semplice email inviata a un amico o a un conoscente. La forma deve essere curata quanto la sostanza.
L’impatto visivo deve essere tale per cui l’utente sia invitato a leggere e, passo fondamentale, comprendere il contenuto in modo semplice e veloce.
È bene scegliere un formato professionale per non dare alla newsletter un look amatoriale che potrebbe incoraggiare alla cancellazione dal servizio.
4. Processo di iscrizione
E’ consuetudine che le aziende mettano in atto dei processi “poco trasparenti” per ottenere nuovi iscritti. Non parliamo di procedure illegali, come l’acquisizione di indirizzi in stock, ma di procedure che inducono le iscrizioni in modo forzato per ottenere un determinato servizio o benefit.
Applicando questo genere di metodologia, è possibile far sentire l’utente come ingannato e costretto all’iscrizione con un trucco, senza un consenso esplicito.
Il consiglio è quello di non esagerare nell’applicazione di questi stratagemmi ma di rendere la sottoscrizione alla newsletter come un processo trasparente, invitando a farlo in cambio di informazioni utili a migliorare l’esperienza e la vita delle persone.
5. Qualità, non quantità
Sembra scontato ma non sempre le aziende prestano attenzione al valore che deve assumere il contenuto di una newsletter che verrà inviato a tutti gli iscritti.
Prima di inviare una newsletter è infatti necessario trovare sempre qualcosa di utile da comunicare, sia a livello informativo che a quello commerciale. Non sempre l’utente iscritto alla newsletter vuole comprare qualcosa; a volte è incuriosito dal prodotto e vuole conoscere come utilizzarlo al meglio, oppure come effettuare la manutenzione.
Questi sono elementi fondamentali per creare contenuti qualitativamente di valore tali da essere inviati attraverso una newsletter.
Altre risorse utili
Infine, per non perdere i tuoi iscritti ecco le nostre linee guida per scrivere una newsletter efficace ed un elenco di plugin utili per gestire le mailing list su WordPress.
E tu, quante volte invii la tua newsletter? Che sistema utilizzi per creare un’immagine accattivante e professionale? Siamo sempre aperti ai tuoi consigli per migliorare il contenuto dei nostri articoli, per ampliarli e quindi fornire un servizio utile a tutti i nostri lettori.
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