Nessuno si stupisce delle miriadi di soluzioni hosting presenti sul mercato italiano, ma come si fa a distinguere un server performante da uno di bassa qualità? La scelta dell’hosting generalmente si basa sulla definizione delle risorse hardware che si prevedono necessarie per sostenere il carico di traffico del proprio sito web.
Caratteristiche hardware da considerare
Le performance di un blog dipendono in larga parte da come è costruito il sito e nel caso di WordPress da quanti e soprattutto da quali plugin sono stati attivati.
Anche con un server dedicato può accadere di avere un sito particolarmente lento a causa di conflitti di codice oppure per l’utilizzo di plugin creati con tecniche di programmazione di bassa qualità che purtroppo rallentano l’intera piattaforma.
Dopo aver verificato di non avere problematiche a livello di struttura del sito, è possibile procedere passando in rassegna le caratteristiche hardware dei vari hosting:
- La RAM è un tipo di memoria che determina la velocità con cui il server processa le richieste e generalmente per comandi particolarmente complessi è necessario averne molta. Un sito WordPress potrebbe funzionare con solo 64 MB di ram, anche se tendenzialmente si consiglia di avere almeno 256 MB.
- La CPU è l’unità che processa le istruzioni come le richieste al database o la generazione di pagine web. Non vi sono particolari requisiti per WordPress, ma per siti con buon traffico è sempre bene avere CPU di marca o comunque multicore.
- Lo storage corrisponde allo spazio web disponibile per caricare i files di WordPress, come l’installazione, le immagini e tutto il materiale correlato al blog. Sono consigliati i dischi SSD da 20 Gb perché risultano essere molto più veloci degli hard disk SATA, anche se ovviamente il prezzo è maggiore.
- La larghezza di banda e il traffico che il sito richiederà mensilmente per servire le pagine ai visitatori è variabile a seconda dei contenuti e dal numero di persone che accede al blog.
Evidentemente se stai costruendo un blog di fotografia, le immagini possiedono dimensioni particolarmente pesanti rispetto al semplice testo e di conseguenza bisogna fare attenzione a quanti dati si scambiano.
Molti hosting impongono limiti accettabili per un sito WordPress in termini di quantità di dati, come ad esempio 50 GB di traffico mensile oppure 100 Mbit se parliamo di velocità. Tutti questi valori andranno monitorati mese dopo mese per verificare se siano stati finora sufficienti oppure se sia il caso di effettuare un upgrade di risorse.
Caratteristiche software da considerare
Oltre all’hardware, non va dimenticato il lato software, ossia i servizi accessori e il pannello di controllo utilizzato per gestire le attività del webmaster.
I pannelli più conosciuti, ideali per un hosting WordPress, sono cPanel e Plesk perché sono i più usati e hanno le funzionalità standard richieste dalla maggior parte dei plugin, oltre a possedere un servizio semplificato per installare WordPress in pochi clic grazie ad installatori automatici come Softaculous.
In alternativa, se vuoi fare tutto da solo, puoi seguire la procedura guidata come consigliato su WPEfficace.it.
Una funzione importante è la possibilità di avere un backup automatico, ossia una copia di sicurezza dell’intero sito, con frequenza giornaliera o almeno settimanale.
Quale tipo di hosting scegliere?
Dopo aver controllato le caratteristiche hardware e i servizi di tipo software, è necessario prendere in considerazione una pratica soluzione da acquistare per ospitare il proprio blog WordPress.
Per ragioni di ottimizzazione del budget e maggiore praticità, si consiglia di iniziare con un hosting condiviso Linux, perché è semplice da usare anche per un principiante, oltre a costare molto meno delle altre soluzioni.
Dopo aver creato un nuovo blog, si può restare su questo hosting fino al raggiungimento di circa 500 visitatori giornalieri, dopodiché sarebbe consigliabile migrare presso una soluzione più performante, per riuscire a gestire meglio il traffico e offrire una navigazione decisamente più veloce al proprio pubblico.
Le soluzioni da prendere in considerazione con siti di medio traffico sono i cosiddetti virtual private server o VPS. Si tratta di vere e proprie macchine virtuali che possiedono risorse hardware dedicate.
Oltre ad una spesa mensile maggiore, con queste infrastrutture è necessario disporre di qualche competenza tecnica per la configurazione e manutenzione.
Infine, la soluzione più performante in assoluto è il server dedicato, che può essere preso in considerazione oltre le 5000 visite giornaliere ed è consigliato solo a chi ha in gestione un blog di un certo livello, dato che la spesa da sostenere è importante e gli interventi tecnici sono all’ordine del giorno.
Hosting performante: conclusioni
Riassumendo, per ospitare un blog WordPress è consigliabile iniziare con un hosting condiviso Linux secondo le indicazioni esposte in questa guida, per poi passare a server molto più costosi e performanti come un VPS o un dedicated server solo quando il traffico inizierà ad aumentare significativamente.
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