“Programmare non è facile!”, quante volte avrai sentito una frase del genere? Eppure non è una frase sempre valida. Ovviamente se devi programmare un’intelligenza artificiale in grado di seguire il movimento degli occhi di una persona in un video diventa molto difficile.
Ma creare programmi in grado di aiutare le aziende ad analizzare i dati legati alla parte economica o sviluppare siti web in HTML e Javascript è tutta un’altra cosa.
I linguaggi di programmazione
Partiamo subito dal significato di programmare: programmare vuol dire riuscire a dare indicazioni precise al computer in modo che alle nostre richieste lui risponda in un certo modo, insomma programmare vuol dire dialogare con il nostro pc.
Eppure risulta difficile per noi effettuare questa comunicazione a causa della natura binaria del pc che parla attraverso 0 e 1.
Per risolvere questo problema sono nati i linguaggi di programmazione che trasformano comandi base in parole derivanti dalla lingua inglese, possiamo citare la funzione print() che appunto stampa sul nostro schermo ciò che viene scritto nelle parentesi.
E per quanto, come detto all’inizio, programmare può sembrare difficile sappiate che ognuno di voi ha scritto almeno un programma nella sua vita.
Programmare significa di fatto creare un algoritmo, ossia una serie di operazioni che ci portano ad un risultato. Capire quanto costerà un prodotto al quale applico il 10% di sconto è un esempio di algoritmo. In questo caso sarà: costo del prodotto iniziale * 90/100.
Se scriviamo questo algoritmo in un linguaggio di programmazione abbiamo ottenuto un programma a tutti gli effetti.
Perché programmare
L’informatica ha una nomea di materia difficile ed elitaria. La verità non può essere più lontana da questa affermazione di così. Sempre più professionisti del settore, come aulab, stanno offrendo corsi completi di programmazione perché esiste un unico motto a riguardo “chiunque può imparare a programmare”.
In questo contesto, il corso Hackademy di aulab sta fungendo da vero e proprio ente formativo in ottica coding, tramite corsi intensivi di tre mesi che vanno a toccare tutti i punti necessari a diventare dei professionisti.
Il ruolo di programmatore, infatti, è uno dei più richiesti sul mercato e la richiesta non potrà che aumentare mano a mano che la tecnologia si evolve, non ha quindi senso rimandare qualcosa che si puoi imparare così facilmente oggi.
Diversi linguaggi diverse proprietà
E come nel mondo esistono diverse lingue così esistono diversi modi di comunicare con il computer a seconda di cosa vogliamo realizzare. Abbiamo citato sopra HTML e Javascript per la realizzazione di siti web, Python per l’analisi numerica e la creazione di grafici, e molti altri.
Volendo però trovare un linguaggio di programmazione standard, che potremmo considerare “l’inglese dei linguaggi di programmazione”, possiamo parlare del linguaggio C e della sua evoluzione C++.
Si tratta di un linguaggio molto accademico che fornisce le basi per capire il funzionamento della programmazione. È anche uno dei linguaggi più usati per programmi di alto livello, offre molte potenzialità per quanto diventi molto complesso da usare se si va nello specifico.
In contrapposizione al linguaggio C c’è Python, un linguaggio molto semplice e immediato, ma il vantaggio di saper programmare in C è che una volta imparate le sue basi sarà possibile passare ad ogni altro linguaggio di programmazione senza trovarsi in difficoltà.
È quindi auspicabile iniziare il proprio percorso di programmazione con C in modo da avere solide basi indipendentemente dal percorso che si sceglierà.
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