Probabilmente solo alcuni addetti ai lavori sanno che il 2015 porterà dei cambiamenti sul modo in cui l’IVA verrà calcolata sull’acquisto dei servizi elettronici e quindi anche dell’hosting e dei domini all’interno dell’Unione Europea. Affrontiamo l’argomento un po’ inusuale per il nostro blog in modo da far capire a tutti di cosa stiamo parlando.
Finora, i privati cittadini residenti all’interno dell’Unione Europea che acquistavano un servizio elettronico, pagavano il prezzo più l’aliquota IVA del paese del fornitore. Dal 1 gennaio 2015 invece l’IVA applicata sarà quella del paese di residenza dell’acquirente, dove si presume che il servizio verrà utilizzato.
In altre parole, i residenti dell’Unione Europea dovranno pagare l’IVA per i servizi elettronici (cioè i cosiddetti “beni immateriali”) applicando l’aliquota IVA del loro paese di residenza.
Questa regola territoriale non interessa le aziende con una regolare partita IVA che acquistano servizi all’interno dell’Unione. Si tratta di un caso in cui tutto resta come prima.
Facciamo un esempio pratico con alcuni paesi e le rispettive aliquote IVA:
– Italia: 22%
– Francia: 20%
– Spagna: 16%
Se un cliente francese acquista il nostro pacchetto hosting PERSONAL che ha un costo di €20,00 pagherà in totale €24,00 (ovvero €20 + l’IVA al 20% della Francia). Se invece un cliente spagnolo acquista lo stesso servizio pagherà €23,20 ( cioè €20 + il 16% pari all’IVA spagnola). Stessa cosa accadrebbe se lo stesso cliente spagnolo acquistasse un servizio simile (quindi dal costo di €20) da un’azienda di hosting tedesca, da gennaio pagherà ugualmente €23,20 (€20 + IVA al 16% della Spagna) . Prima di questo cambiamento sia il cliente francesce che quello spagnolo avrebbero pagato il servizio aggiungendo l’IVA dell’Italia o della Germania, il paese di residenza del fornitore.
Questo provvedimento riguarda solo i “servizi elettronici”, come stabilito dalla direttiva del Consiglio e pertanto tutti i beni fisici reali venduti tramite “vendita a distanza” (ad esempio la vendita di prodotti di abbigliamento mediante un sito di ecommerce) non sono interessati da questo cambiamento.
Si noti inoltre che la vendita di servizi elettronici a persone che risiedono in un paese non europeo non sarà soggetta ad IVA europea, anche se questi paesi sono geograficamente europei (ad esempio la Svizzera).
Per maggiori informazioni e approfondimenti in merito vi rimandiamo al sito dell’Unione Europea dove si affronta l’argomento IVA sui servizi elettronici con la modifica a partire dal 2015 e le relative FAQ.
Infine pubblichiamo questa semplice infografica realizzata da Neil Murray che riepiloga tutte le aliquote IVA attualmente in vigore negli stati membri:
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