La diffusione dei servizi di web hosting sta aumentando negli ultimi anni, specie da quando i vari CMS ed i servizi offerti ai webmaster sono diventati sempre più user-friendly ed agevoli da usare.
Termini di ricerca come “web hosting”, “hosting”, “hosting gratuito” e tanti altri, registrano su Google Trends un interesse sempre costante. Per tale motivo, a questo tipo di domanda, i provider hanno saputo rispondere con sempre maggiore efficacia ed offerte più accessibili e mirate.
In particolare gli hosting con sistema operativo Linux (detti comunemente Hosting Linux) sembrano essere la risposta più diffusa alla domanda espressa dal mercato: secondo le statistiche di Netcraft i server Apache/Nginx (Linux based) detengono assieme oltre la metà di esso (circa il 50%), lasciando a Microsoft solo il 35%.
Di fatto l’utente medio non dovrebbe preoccuparsi di questo genere di problematiche se non in casi particolari. Inoltre, per una serie di ragioni, i server Linux-based sono da considerarsi leggermente migliori anche se molto dipende dalle competenze e dalle disponibilità di chi li configura, li mantiene e li vende al pubblico.
Come funziona un hosting Linux
Un server Linux-based non è altro che una macchina virtualizzata su cui gira un sistema operativo come Debian (scelta molto diffusa tra gli hosting provider), Ubuntu, CentOS, RedHat e moltissime altre.
Il funzionamento di fondo è piuttosto semplice: alla base di tutto vi è un web server (solitamente Nginx oppure Apache) che è strutturato in maniera modulare, ovvero è caratterizzati da vari “pezzi” di software indipendenti, che interagiscono tra loro per fornire servizi web all’utente sicuri, ad hoc e con diverse gradazioni di funzionalità.
Un esempio di modulo Apache è ad esempio il famoso mod_rewrite, che permette ai siti di “riscrivere” gli URL in modo SEO friendly.
Altri esempi di moduli più avanzati aumentano il livello di sicurezza del server contro attacchi informatici, oppure offrono ulteriori servizi aggiuntivi come SSL per i siti di e-commerce (ulteriori informazioni sui certificati SSL).
Hosting Windows Vs Hosting Linux
Le principali differenze tra hosting Windows e hosting Linux risiedono in una serie di dettagli tecnici che l’utente dovrebbe conoscere prima dell’acquisto, ovvero:
- Linux è un sistema operativo open source, Windows no: questo pone una serie di vantaggi in termini di riservatezza delle informazioni, sicurezza del sistema e maggiore livello di manutenzione, aggiornamenti e qualità dei servizi nel primo caso rispetto al secondo;
- i nomi dei file che carichiamo sul nostro sito mediante FTP o file manager sono case sensitive in Linux e non case sensitive in Windows; questo significa che il primo distingue correttamente index.html da Index.html così come INDEX.HTML, mentre Windows assume che siano tutti e tre lo stesso file (questo può creare alcuni problemi nelle fasi di configurazione di alcuni siti).
- le applicazioni web in ASP, ASP.NET, Microsoft SQL Server, MS Access e desktop remoto (sulle versioni dedicate degli hosting, in quest’ultimo caso) necessitano per forza di cose di un hosting Windows, e non sono permesse su quelli Linux; sono comunque le uniche eccezioni alla regola generale secondo cui, per siti web “medi”, le configurazioni Linux based siano in genere da preferire alle altre.
- gli hosting Linux possono supportare, se necessario, servizi di alto livello come estensioni FrontPage, moduli specifici di Apache e la shell SSH;
- il pannello di controllo per i webmaster è solitamente cPanel (sui piani base o avanzati) o al limite WHM (piani avanzati), mentre Plesk (leggermente meno agevole da usare rispetto agli altri due) è disponibile solo sugli hosting Windows.
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