La #HostInterview di oggi ci consente di allargare un po’ le nostre vedute in merito alle nuove attività offerte dalla rete. Ci riferiamo quindi al blogging professionale e al foto ritocco e di come le aziende possono farne uso affidandosi a dei professionisti.
In un mondo social in cui il Visual Storytelling, ovvero l’arte di raccontare con le immagini, ne è parte integrante, non possiamo fare a meno di scoprire in che modo i migliori attori della scena italiana si approcciano all’arte delle immagini e di tutto ciò che in seguito l’informatica ha migliorato e ottimizzato.
L’ospite è Francesco Marzoli che ci parlerà per l’appunto di fotografia, foto ritocco e post produzione. Passiamo la parola a lui.
1) Ciao Francesco! Presentati pure. Dicci qual è il tuo percorso di formazione e di cosa ti occupi per i tuoi clienti?
Mi occupo di post produzione fotografica e di formazione sul digital image. Insegno in 3 Master alla Business School de Il Sole 24 Ore e faccio parte del direttivo dell’associazione nazionale fotografi professionisti.
Il mio percorso di formazione è veramente strampalato. Non sono laureato e non ho seguito una vera e propria scuola di formazione, ma è stata più una passione che si è trasformata in lavoro.
Già da quando ero piccolo, sono stato sempre appassionato nel disegno e nell’arte, ma anche di informatica, infatti sono diplomato in perito informatico e casi della vita, mi sono ritrovato a “disegnare” al computer.
Mentre i miei coetanei a 16 anni smontavano le marmitte dei motorini, io cercavo di capire come funzionavano gli strumenti di Photoshop 🙂 Sono stato freelance per diversi anni, poi ho avuto un agenzia per 4 anni, ed ora sono tornato freelance.
2) Come il cambiamento indotto in rete dal massiccio uso dei social network, che richiedono immediatezza e privilegiano un’immagine meno curata e patinata di quella ‘classica’, ha cambiato il lavoro di chi si occupa di photo editing professionale?
Bellissima domanda, se ne potrebbe parlare per ore in un seminario. L’uso dei social network, in particolare l’utilizzo di Instagram ha portato un cambiamento RADICALE nella percezione del “bello” di un’immagine.
L’occhio è stato rieducato ad una diversa lettura, basti pensare che cinque/sei anni fa andavano di moda immagini molto contrastate, cariche di colori, oggi è completamente diverso.
Troviamo un trend assolutamente invertito, in cui si richiedono immagini poco contrastate, con pochissimi colori.
Bianchi sporchi e neri scarichi. Chiamiamolo effetto “nord europeo”, immagini molto minimali sia dal punto di vista della composizione che dal punto di vista del colore.
Un settore fotografico che ha risentito maggiormente di questo cambiamento è quello della food photography. Mentre anni fa si cercava di ottenere uno scatto completamente “leccato” del cibo, utilizzando piatti bianchi, sfondi bianchi, tutto molto neutro, con luci fortissime, dove il cibo era l’unico elemento di colore nella scena, oggi abbiamo un inversione di rotta, perché si contestualizza l’alimento scattato all’interno scena, insieme a materiali grezzi come legno, mattone, stoffe. Si cerca di raccontare una storia anche con gli ingredienti che compongono l’alimento stesso.
Quindi chi si occupa di photo editing deve assolutamente essere sensibile a percepire questi cambiamenti, altrimenti si rischia di produrre delle immagini ormai fuori mercato.
3) Quanto tempo dedichi a settimana al fotoritocco digitale? Quali sono i tuoi strumenti di lavoro e quali servizi sono richiesti maggiormente dai tuoi clienti?
Non c’è un timing ben preciso, dipende molto dai periodo, ad esempio se siamo al ridosso delle uscite delle collezioni autunno/inverno o primavera/estate, ho un picco molto alto.
Prevalentemente il mio campo è il ritocco di moda e pubblicitario, quindi tutto quello che ruota intorno tra il ritocco della pelle e il dare un look più modaiolo allo scatto. Utilizzo ovviamente il mio amico Photoshop, la mia cugina tavoletta grafica della Wacom e il mio migliore amico Mac.
4) La formazione nel tuo ambito è un aspetto importante per professionalizzare il proprio mestiere. Per quale motivo è necessario mantenere un costante aggiornamento?
La formazione non deve essere intesa solo come partecipare a corsi o seminari, ma anche dedicare del tempo alla ricerca di nuovi stili allo studio di artisti e allo studio di immagini.
Parlo per questo settore, una formazione, o chiamiamola una “fame” continua è assolutamente importante per rimanere sul pezzo e capire quello che il mercato ti chiede. Chi rimane nel proprio studio senza uscire e senza guardarsi intorno e senza mettersi in discussione avrà ben presto le gambe corte.
5) Oltre al photo editing sei molto attivo su YouTube. Hai un canale dove pubblichi video tutorial parlando di fotografia, post produzione, Photoshop. Quanto è importante per un professionista comunicare attraverso un media sociale come questo?
Il mio piccolo bimbo! Mi sono reso conto durante il mio percorso che amavo condividere il mio lavoro e nel 2009 ho deciso di intraprendere la carriera di Youtuber.
Ad oggi il canale è uno dei più importanti in Italia con 1,4 milioni di visualizzazioni e 21 mila iscritti. YouTube è un mezzo che può avere svariati usi. YouTube mi ha permesso di farmi conoscere in tutta Italia e trasformare la mia passione in lavoro.
Quindi se mi chiedi quanto è importante? Ti dico per me è stato determinante! 🙂
6) Dove possiamo trovarti online?
Mi potete trovare ovviamente su YouTube, su Facebook e nella mia Academy Online.
Grazie per questa opportunità Nicola e un caro saluto a tutti quelli che dedicheranno del tempo a leggere l’intervista.
Ringraziamo Francesco per essere stato nostro ospite e per averci fornito informazioni in merito alla sua attività. Anche se non strettamente collegata al nostro settore, i consigli forniti, saranno sicuramente utili a tutti i nostri lettori e ai nostri clienti che si trovano ogni giorno a dover affrontare in rete esperienze nuove.
Ricordiamo ancora una volta di affidarsi a professionisti ed esperti del settore e di non improvvisarsi perché l’attività online ne risentirebbe sicuramente.
Alla prossima… #HostInterview!
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