Nella HostInterview di oggi abbiamo con noi Francesco Margherita, un SEO particolare che sta studiando molto il modo di fare seo semantico.
1) Ciao Francesco! Presentati pure. Dicci qual è il tuo percorso di formazione e di cosa ti occupi per i tuoi clienti?
Parto diretto: sono un sociologo. Ho cominciato a interessarmi all’analisi del contenuto quando andavo all’università e mi sono sempre occupato di cultura digitale con il mio amico e maestro Derrick de Kerckhove.
Quando Google stracciò definitivamente la concorrenza con l’introduzione di universal search nel 2007, cominciai a innamorarmi perdutamente di quell’ecosistema di software basati su tecnologia evidentemente aliena, così magnificamente integrati tra loro.
Da allora mi occupo principalmente di studiarne l’evoluzione a partire dal modo in cui classifica i documenti, i concetti e i link, fino ad arrivare al modo in cui oggi attribuisce valore agli autori in termini di ranking per i contenuti che pubblicano sul web. Ad oggi continuo a intuire cose nuove ogni giorno, quindi i miei studi sono in continuo divenire.
Chi segue un corso SEO con me è avvertito del fatto che probabilmente a distanza di sei mesi potrei lavorare in modo completamente diverso. Per i miei clienti sviluppo principalmente attività di ottimizzazione SEO on e off site, consulenza e formazione SEO.
2) Quanto tempo dedichi a settimana allo sviluppo di contenuti, content curation e gestione delle relazioni con i tuoi followers e quanto invece ne dedichi a lavorare sui tuoi singoli progetti lavorativi?
Il mio Blog, pubblica ogni settimana 3 articoli. Ogni lunedì esce un’intervista a un SEO di cui ho stima, mentre il mercoledì e il venerdì pubblico articoli tecnici in cui condivido tutti i miei riscontri, sia teorici che pratici.
La condivisione delle conoscenze per me è una cosa che non si deve fermare. Più condivido informazioni che gli altri SEO tengono per sé, più clienti e corsisti nuovi mi contattano (alla faccia di chi pensa che io regali un vantaggio competitivo). Dedico tutte le mattine dalle 7:00 alle 8:00 a quest’attività.
Gestisco invece tutte le richieste che mi arrivano dai miei followers di sera, dalle 21:00 a mezzanotte, più o meno. Per il resto del tempo lavoro per i miei clienti, meno un paio d’ore al giorno che trascorro in treno per spostarmi da Portici a Napoli.
3) Noto che stai studiando e approfondendo i concetti di LDA e SEO semantico. Riesci a spiegarci meglio di cosa si tratta e quanto, secondo te, lo sviluppo di tali strategie possa impattare positivamente sul posizionamento di un sito web?
Tutto gira intorno ai significati, da sempre. Google non fa altro che scovarli e attribuire loro valore, al fine di restituire agli utenti ricerche sempre più pertinenti. Il mio lavoro gira intorno al principio del minimo sforzo, mutuato dalla meccanica quantistica.
In pratica associo parole chiave d’interesse a concetti che riescano a definire rappresentazioni sociali relative a quelle parole chiave. Significati. Se scelgo bene un concetto “significante” e lo associo correttamente al mio sito d’interesse, tutte le conversazioni online relative al suo “significato” andranno a produrre ranking verso il mio sito, senza che io muova un dito.
Ecco come il potere più dirompente dell’Universo si riversa nel linguaggio, che traduce (e tradisce) il nostro pensiero. La SEO è una disciplina che spesso viene accostata all’informatica, eppure oggi sono convinto che chi ha studiato comunicazione, soprattutto linguistica e semiotica, sia straordinariamente qualificato per questo mestiere.
4) Quali sono i seo tool preferiti e i tuoi attrezzi del mestiere?
A parte i software di Google che è inutile citare, uso Apple numbers, Screaming Frog, Integrity, Rank tracker, Majestic SEO e Mention.
Un taccuino, un paio di software per scansionare la struttura e un altro paio per vedere come mi posiziono e come si muovono gli altri. Questi software non contano niente se non sai di cosa parla il sito che devi posizionare.
Google è 15 anni che va dicendo di smetterla di pensare a come posizionare un sito e concentrarsi sul produrre qualità. #sapevatelo.
5) Puoi dare qualche consiglio ai nostri lettori che intendono posizionare un sito web sviluppando la semantica nelle relazioni tra argomenti?
Concentratevi sui significati. Offrire significati e soprattutto verticalizzarli bene sui contenuti aggregati per tag o sulle categorie, usando il deep linking.
Potete procedere al contrario, partendo da un significato e sviluppandolo in modo che sia Google a completare l’opera. È il modo in cui uno dei miei SEO preferiti, Simone Righini, ha composto pagine web destinate alla storia (sicuramente ai miei corsisti).
6) Dove possiamo trovarti online?
Il mio blog seogarden.net è lo strumento attraverso cui faccio divulgazione. Attraverso il blog sono già entrato in contatto con alcune delle menti più brillanti del sistema solare. Sono certo che continuerò a farlo.
Grazie a Francesco Margherita per lo scambio di punti di vista sulla SEO! Appuntamento alla prossima HostInterview!
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