Il marketing sensoriale si basa sul principio che le scelte del consumatore sono influenzate dall’analisi sensoriale, dal piatto di pasta alle scarpe da indossare. Ogni essere umano è dotato dei sensi e attraverso questi canali percepiamo ciò che ci circonda: un’immagine, un suono, un profumo, un sapore o una sensazione tattile bastano ad attivare il nostro processo di analisi.
Ogni stimolo sensoriale trasmette al cervello le informazioni necessarie a fornire una risposta allo stesso stimolo. Per questo motivo, ad ogni elaborazione mentale derivano una serie di conseguenze. Come sfruttare questo processo fisico per migliorare le strategie di marketing?
Contrariamente alle tecniche tradizionali di marketing, centrate sul prodotto e sulle proprie caratteristiche, il marketing sensoriale si concentra sulla persona e sulle emozioni. Le ricerche moderne hanno dimostrato che le emozioni condizionano il comportamento di acquisto. Diventa necessario capire quali sono le emozioni favorevoli e come indurle.
Le emozioni tracciano ricordi e stimolano il consumatore al momento della decisione di acquisto: decidere in quale ristorante andare a mangiare sentendo un profumo appetitoso. Ogni consumatore, in base alle esperienze vissute, sceglie di acquistare con il proprio cuore, prendendo in considerazione ciò che i cinque sensi suggeriscono.
Nel settore hosting sicuramente è più complicato perché in fondo parliamo di servizi e non di prodotti. Registrare un dominio oppure attivare un server virtuale difficilmente può essere fatto con il marketing sensoriale se non nella fase di comunicazione.
Ci sono categorie però dove il prodotto la fa da padrone e quindi è sicuramente consigliabile approfittare di questa strategia di marketing. Proviamo quindi a vedere in sintesi, come sfruttare i cinque sensi per comunicare, vendere e comprare.
La potenza della vista
“Un’immagine vale più di mille parole” rende molto l’idea in questo caso per poter capire che la vista è in grado di impressionare maggiormente il cervello del consumatore.
Per questo le foto, il marchio e la pubblicità visiva necessita di attenzione e cura per condizionare le abitudini di acquisto.
Toccare con mano
Sia per la vista che per il tatto, non deve essere sottovalutato il packaging del prodotto: per alcuni è soltanto materiale da spazzatura, ma spesso la confezione contenitiva e protettiva è parte integrante dell’esperienza sensoriale di acquisto, dall’espositore al momento dell’apertura.
La musica che vende
Il suono accompagna l’uomo da sempre e la musica è una via di comunicazione uditiva ad alto contenuto emotivo. Pubblicità, video aziendali, sigle e melodie segnano i ricordi. Per questo vengono studiati jingle ad hoc per i prodotti oppure perché troviamo i negozi con la musica in diffusione.
Ricordare gli odori
Il marketing sensoriale che sfrutta l’olfatto non è soltanto adatto alle aziende produttrici di profumi, cosmetici o detersivi. La comunicazione olfattiva si sta diffondendo per stimolare le emozioni partendo dagli odori.
È chiaro che odori buoni susciteranno ricordi positivi, anche se soggettivi, come il profumo in store e l’aroma dei prodotti, come il limone per i detersivi.
Il prodotto che si gusta
Gli alimenti suggeriscono emozioni diverse da persona a persona. L’attenzione di alcuni si sofferma sui particolari, sugli ingredienti e sulla cottura, mentre altri si soffermano al gusto finale.
La degustazione ottimale per convincere il consumatore ad acquistare deve essere tale per cui la persona sia concentrata su ciò che sta mangiando.
Per far questo è spesso necessario cercare di raccontare il cibo prima di assaggiarlo: ecco perché l’operazione di degustazione deve coinvolgere tutte le cinque qualità sensoriali.
Perché il marketing sensoriale
Oggi il consumatore è protagonista delle sue scelte di acquisto: immagini, suoni, odori, sapori e materiali possono indurlo a compiere determinate azioni.
Il marketing sensoriale ricerca gli stimoli che inducono la persona a vivere un’esperienza di acquisto polisensoriale suggerendo agli imprenditori tecniche utili per arricchire le proprie strategie di business.
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