Dopo la guida per Google Analytics sui referral e dopo aver analizzato uno dei parametri più importanti per la valutazione della qualità di un sito (la frequenza o percentuale di rimbalzo), è opportuno discutere di un altro aspetto determinante ovvero l’acquisizione del traffico. Nessun sito web è un’isola e in altri termini è necessario trovare, fornire e valorizzare sempre il maggior numero possibile di sorgenti di visitatori ovvero di “punti” esterni al sito o backlink da cui arriverà il traffico. A seconda della natura dei referral possiamo fare considerazioni di vario genere ma è bene sapere che i migliori sono quelli a tema col nostro sito.
Non si tratta però delle uniche fonti di traffico disponibili perché ce ne sono altre che provengono, nello specifico, da attività di branding e/o di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Come abbiamo già accennato, in molti casi, anche se non è chiaro in che modo precisamente ciò avvenga, i referral a tema col nostro sito possono contribuire in positivo al miglioramento del posizionamento nella SERP. Per analizzare i dati del nostro sito a cui facciamo riferimento dovremo andare nella sezione Acquisizione del nostro account Analytics e poi cliccare su Tutto il traffico. Quello che vedremo, a questo punto, è qualcosa di questo genere:
Per ognuna delle fonti di traffico in considerazione, indicate per riga, viene riportato nella prima colonna il dato più interessante, cioè il numero di visite che provengono da quella sorgente di traffico. Nell’esempio, oltre la metà delle visite considerate proviene da ricerche effettuate su Google, il 20% è invece traffico diretto (cioè le persone che conoscono il sito e l’hanno digitato direttamente nel proprio browser), la restante percentuale è divisa, in due piccole parti quasi equivalenti numericamente, tra visite provenienti da Yahoo! e da Bing. L’indicazione “organic” si riferisce al traffico proveniente dai motori di ricerca, che è possibile aumentare e targetizzare mediante una campagna SEO mirata.
L’acquisizione di traffico può essere ottimizzata quindi, sia ricorrendo alle tecniche SEO di valorizzazione dei contenuti esistenti, sia creandone di nuovi ad hoc per attirare l’attenzione dei visitatori, attivando (nei casi migliori) delle link bait ovvero linkati spontaneamente dagli utenti. Alcuni modi per acquisire maggior traffico sul nostro sito, o detta diversamente, per aumentare i suoi visitatori, sono relativi alla creazione di tutorial tematici oppure di contenuti multimediali o applicazioni che linkino, in modo possibilmente non forzato, il nostro sito web.
Lo strumento di analisi offerto da Google, in questo caso, permette di valutare per ogni fonte di traffico:
- il numero di sessioni, cioè di visite (si veda un interessante approfondimento qui);
- la percentuale di utenti che visitano per la prima volta il sito (percentuale nuove sessioni);
- il numero di utenti nuovi (“nuovi” è riferito, come sempre, al periodo temporale in esame);
- la succitata frequenza di rimbalzo;
- le pagine per sessione, cioè il numero di visualizzazioni per ogni visitatore;
- la durata media di ogni visita.
Valutando queste informazioni possiamo stabilire le nostre politiche di ottimizzazione del sito e cercare di migliorare uno dei parametri che ci interessano maggiormente.
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