Quale hosting scegliere per ospitare il tuo sito web non è cosa semplice né immediata. Questo perché occorre effettuare diverse valutazioni in merito ad alcuni fattori che analizzeremo.
In questo articolo infatti, daremo per scontato che il sito web nella sua parte grafica sia già stato realizzato, che il dominio sia stato scelto e quindi ci concentreremo sulle caratteristiche tecniche proprie di un piano hosting condiviso (o hosting shared) in modo da poter scegliere il miglior servizio hosting ma senza fornire indicazioni particolari su quale provider scegliere.
Come scegliere un hosting: tutti i fattori da valutare
Nello specifico affronteremo diversi aspetti tecnici e commerciali parlando di:
- network e posizione del datacenter;
- quantità di spazio web;
- numero e dimensione delle caselle di posta elettronica;
- necessità di un database MySQL;
- tipologia e tempi di risposta dell’assistenza tecnica;
- il giusto prezzo.
È doverosa una precisazione: per ogni punto forniremo la soluzione migliore secondo il nostro punto di vista o comunque secondo quella che per esperienza è comunemente considerata migliore o soddisfacente dalla maggior parte degli utenti che scelgono quotidianamente un servizio di hosting.
A questo punto passiamo all’analisi dei sei punti necessari ad effettuare la valutazione che ti consentirà di scegliere il miglior servizio hosting.
Network e posizione del data center
Considerando le caratteristiche tecniche dei servizi hosting italiani, attualmente non dovrebbe essere necessario prendere in considerazione l’acquisto di un pacchetto negli USA o in EU a meno di necessità reali di fare business in questi paesi.
È vero che ormai, con la velocità raggiunta dalle normali linee ADSL (o addirittura della fibra ottica per chi può), nessuno si accorge di questa “distanza” e quindi di dove è ospitato il sito web. È anche vero però che spesso il fattore network viene sottovalutato a discapito di altre caratteristiche come il prezzo.
Se il sito web deve essere utilizzato in ambito aziendale e il nostro target principale è l’Italia, lasciamo perdere tutto il resto e diamo la nostra priorità ad un hosting provider che non solo abbia la sede nel nostro territorio ma anche e soprattutto che il suo data center sia presente nel suolo italiano.
Come per la scelta del semplice spazio web infatti, anche piccoli provider all’inizio della carriera, decidono di acquistare o noleggiare all’estero i propri server (soprattutto in Germania).
Non fermarti quindi alla sola verifica della ragione sociale, fatti inviare l’IP che presumibilmente ospiterà il tuo sito web oltre ovviamente a verificare quello del provider stesso. In che modo? Utilizzando ad esempio il servizio offerto da DomainTools.
Infine, anche in ottica SEO, se il tuo obiettivo è vendere prodotti/servizi in Italia, considerando che quasi sicuramente opterai per un dominio .it, perché non associare anche un IP italiano visto che nelle ricerche localizzate potrebbe darti qualche vantaggio in più?
La logica è questa: dominio italiano, IP italiano, network italiano e contenuti tutti in lingua italiana con un leggero peso verso la parola chiave che vogliamo spingere e da cui attendi conversioni, allargando ovviamente anche verso il search intent. In questo modo inizi a percorrere una buona strada!
Il miglior servizio hosting
Quantità di spazio web
Intorno alla metà degli anni 2000, quando la quantità media di spazio web disponibile si aggirava tra i 10 e i 100 megabyte, scoppiò il boom del tutto illimitato: spazio web illimitato, email illimitate, database illimitati, domini illimitati e così via.
Parliamoci chiaro, che senso ha parlare di “hosting illimitato” quando in ogni modo le risorse che ho a disposizione sono “limitate”?
E poi, se il fornitore offre spazio illimitato e come utente fai l’upload di 5 terabyte di file (che se andiamo a vedere non sono neanche tantissimi) secondo te, il provider non ti contatta, non dico per bloccarti ma quanto meno per invitarti ad effettuare un upgrade?
Da qualche tempo, tutto è tornato alla normalità e solo alcuni “grandi” provider continuano la politica dello spazio illimitato. Ma, ne abbiamo davvero bisogno?
Ti sentiresti al sicuro caricando e lasciando i tuoi cari petabyte (se mai poi fosse davvero possibile ai costi che vedremo in seguito) senza avere alcuna copia di backup del sito web in locale? Già, il backup… perché poi il tuo provider deve provvedere anche a salvare (meglio se per più giorni) tutti i tuoi dati “illimitati”.
Insomma, a meno che non ti occupi di video e/o di fotografia a livello professionale e pensi di pubblicare tutti i tuoi lavori in alta definizione nel sito, non avrai mai bisogno di tutto questo spazio. Anche perché, se invece ti occupi di video o fotografia (a livello amatoriale o semiprofessionale) quasi sicuramente ti appoggerai a servizi esterni di hosting di immagini oppure molto probabilmente a YouTube e Flickr.
In definitiva oggi, uno spazio web da 1 gigabyte è già sufficiente ad ospitare la quasi totalità di siti web standard anche a livello aziendale e se arrivi a circa 10 gigabyte starai tranquillo per molto tempo prima di avere la necessità di un upgrade.
In questo modo potrai essere (quasi) certo che anche il tuo provider non avrà difficoltà ad effettuare il backup e a mantenere attive almeno un paio di copie contemporaneamente.
Il miglior servizio hosting
Numero di indirizzi email
In genere ogni utente ha un suo indirizzo email personale con il dominio proprietario oltre a quello generico per i contatti aziendali (di solito info). È normale quindi che, al crescere degli impiegati, dei dipendenti e collaboratori, il piano hosting deve prevedere un certo numero di caselle.
Anche in questo caso, come per lo spazio web, parlare di illimitate email sembra più una trovata commerciale che una esigenza reale. Basti pensare che se sei titolare di una grande azienda, stile FIAT per capirci, puoi avere bisogno di circa 100.000 o al massimo 200.000 email (che non sono comunque illimitate) ma che, siamo sicuri, mai attiverai in un semplice hosting shared da pochi euro l’anno.
Ecco che, partendo dal presupposto che tali servizi vengono acquistati da privati, professionisti, PMI e associazioni, un piano hosting che offre da 5 a 50 email come limite massimo, sia più che tarato per le tue esigenze reali.
Quale email scegliere? Ovviamente quella personalizzata con il tuo dominio, che include tra 10 e 20 caselle di posta e che sia utilizzabile anche tramite un servizio di Webmail come RoundCube. Il pacchetto che comprende tali caratteristiche puoi considerarlo il servizio hosting migliore, che maggiormente si presterà alle tue esigenze e a quelle di tanti altri utenti.
Il miglior servizio hosting
Dimensione delle caselle di posta elettronica
La dimensione invece è qualcosa che occorre valutare attentamente perché in questo caso le esigenze possono essere molto diverse a seconda dei singoli casi.
Se preferisci utilizzare un client di posta elettronica come Outlook, Mail, Thunderbird e scarichi regolarmente la posta in locale nel tuo computer (effettuando anche un backup in un hard disk esterno), probabilmente non avrai mai bisogno di più di 1/2 GB di spazio se non in alcuni rari casi (es. ferie o malattia) in cui probabilmente non controllerai la posta.
Se invece preferisci visionare tutti i messaggi anche da postazioni differenti (PC, tablet, smartphone) e con una certa frequenza, anche per il notevole numero di messaggio ricevuti, è sicuramente comodo avere più spazio possibile. Di norma, fino a 5 gigabyte è uno spazio sufficiente a gestire un elevato numero di messaggi per diversi anni.
Considerando che Gmail attualmente offre 15 GB di spazio gratuito (anche se condiviso altri servizi come Gdrive), in caso di estrema necessità, ove il nostro provider prevedesse upgrade a pagamento, è sempre possibile effettuare un redirect verso un indirizzo email offerto dal colosso di Mountain View.
Il forwarding dei messaggi di posta elettronica è un servizio sempre incluso in ogni soluzione offerta dagli hosting provider italiani pertanto non dovresti avere problemi a configurare un meccanismo del genere.
Il miglior servizio hosting
Necessità del database MySQL
Fino a qualche anno fa la maggior parte dei siti web veniva definito statico, perché realizzato solo mediante il linguaggio HTML che consentiva di inserire il contenuto all’interno di ogni singola pagina web.
Con l’avvento di alcuni software gestionali, definiti Content Management System (in italiano Sistema di Gestione dei Contenuti e acronimo CMS), tali contenuti si spostano all’interno di un archivio soprattutto per consentirne una gestione più semplice sia in ottica di inserimento ma anche e soprattutto di aggiornamento del sito.
Questo archivio o meglio database (nel settore di solito abbreviato in db), nei server basati su sistema operativo Linux, prende il nome di MySQL, il più conosciuto sistema per la gestione di basi di dati relazionali (RDBMS) open source che ha consentito la sviluppo di questi software gestionali per il web. In questo caso quindi, è scontato decidere quale database scegliere o meglio quale debba essere incluso nel servizio hosting.
A questo punto comprenderai subito, senza entrare in ulteriori tecnicismi, se il tuo sito web ha la necessità di utilizzare un database MySQL: se intendi adottare un CMS, sicuramente non potrai farne a meno! La maggior parte dei piani hosting oggi comprende un db e pertanto non dovrebbero esserci problemi nella scelta. In alcuni rari casi, possono essere disponibili pacchetti senza database ad un costo notevolmente inferiore ma a cui sicuramente è possibile associare in seguito un upgrade, al contrario alcuni provider offrono servizi con più di un database MySQL. Questa soluzione può essere comoda per separare le diverse installazioni all’interno del sito, ad esempio se intendi creare un blog con WordPress, un forum con Vbulletin e una fotogallery con Piwigo ma non è strettamente indispensabile e molto dipende anche dal traffico del sito. A questo punto non resta che trattare due tra le questioni più delicate nella scelta dell’hosting e che probabilmente, per alcuni clienti, valgono più di tutti gli altri aspetti: l’assistenza tecnica e il prezzo. La prima caratteristica viene valutata soprattuto dagli utenti più esigenti, che sono alla ricerca di un hosting affidabile e che hanno già una certa esperienza nel settore web (blogger, web agency, SEO). La seconda invece, viene considerata con maggiore priorità da chi si avvicina per la prima volta al mondo dei domini e dei siti web: o perché deve aprire il primo sito web o semplicemente perché ha necessità di mantenere basso il budget a disposizione. Analizziamo in dettaglio queste ultime due caratteristiche che completeranno la valutazione totale per la scelta del servizio hosting migliore. Che sia via email, via ticket, via chat o via telefono, nessuna tipologia di utente può fare a meno di questa caratteristica vitale. Anche il cliente esperto infatti, soprattutto nelle prime fasi, può avere la necessità di chiarire alcuni aspetti del servizio o semplicemente chiedere conferma circa una particolare funzionalità del pannello di controllo e così via. Non esiste un servizio hosting senza assistenza tecnica! Può sembrare superfluo parlare di questo dettaglio soprattutto se il tuo obiettivo è un hosting affidabile ma capita spesso (lo sentiamo dai commenti dei nostri nuovi utenti) di scegliere fornitori alle prime armi che non hanno esperienza e soprattutto personale adatto a gestire situazioni anche piuttosto banali e che alla prima reale difficoltà, lasciano il cliente senza risposte. Perché scegliere un hosting trovato per caso su Google oppure consigliato da qualcuno solo perché ne parla così bene nel suo blog, nel forum di settore o nei social network? Nel primo caso, hai verificato che questo nuovo hosting provider abbia pubblicato almeno la partita IVA in home page? Affidati almeno ad un’azienda. Nel secondo caso, hai verificato che nel link non ci sia un codice affiliato? Scusa ma quelle non sono recensioni credibili! Ci sono tante aziende in Italia che vantano ormai diversi anni di esperienza nel settore e che per questo motivo possono garantire supporto tecnico, commerciale ed amministrativo in ogni momento e per ogni evenienza. Considerare gli anni di attività di un hosting provider può essere un modo per intuire anche che tipo di assistenza si riceverà in seguito. E non è importante che si fornisca supporto telefonico perché oggi gli strumenti da utilizzare sono tanti, è importante che l’assistenza ci sia e che dia risposte in tempi accettabili. Inutile pubblicizzare un numero verde se poi non risponde nessuno o se può essere utilizzato solo per chiedere il costo dei servizi (che poi, non sono già online?!) e non valutare positivamente la risposta quasi immediata che si ottiene ad una richiesta fatta su Facebook o su Twitter considerando che ormai, anche i social network oggi possono essere utilizzati per dare assistenza al cliente. L’assistenza al cliente può essere fornita a 360° e, in base alla nostra esperienza, il contatto telefonico è quello che viene utilizzato meno e che offre un riscontro non sempre ottimale. Spesso infatti, questo tipo di supporto, viene utilizzato dagli utenti alle prime armi, che probabilmente non hanno neanche letto la email di attivazione e che nonostante sia tutto scritto chiaramente, chiamano per sapere qual è la password FTP o il server POP3 per la posta elettronica. Il risultato è che le linee sono spesso occupate (quanti provider possono permettersi un call center?!) e l’utente che ha una necessità reale, ad esempio su un server dedicato o per problemi di configurazione del cloud, è costretto ad attendere inutilmente. Ecco che il sistema di ticket, gestito anche con delle code prioritarie, rapprensenta la soluzione migliore per fornire assistenza tecnica ai clienti. Inoltre, ad un certo tipo di utenza e in alcuni casi particolari, bisognerebbe garantire la disponibilità di un numero cellulare più che di un numero verde, allora sì che parleremmo di “Assistenza telefonica” con la A maiuscola! Tutto il resto è solo marketing, deve essere valutata sul campo la reale affidabilità dell’assistenza tecnica anche mediante l’uso di mezzi alternativi. Arriviamo dunque alla questione più spinosa: il prezzo migliore di un servizio hosting. Una cosa è certa, non si può certo definire la bontà di un servizio hosting solo in base al prezzo perché possono esserci soluzioni low-cost che soddisfano perfettamente le esigenze di alcuni clienti e soluzioni a tre zeri che lasciano l’utente con la sensazione di spendere molto e di non raggiungere perfettamente l’obiettivo. Come sempre la soluzione sta nel mezzo e soprattutto sta al titolare del sito web valutare correttamente le proprie necessità, i risultati che si vogliono raggiungere e in quanto tempo. Un servizio di hosting condiviso oggi può essere acquistato a partire dai 10 euro fino ai 50 euro annuali a seconda della disponibilità o meno di alcune caratteristiche tecniche. Puoi andare anche oltre ma a quel punto sicuramente hai esigenze differenti (soprattutto se sei titolare di un’azienda) e, nel pacchetto, dovrebbero essere inclusi servizi che l’utenza privata non richiede come ad esempio il servizio di SMTP autenticato o una casella di Posta Elettronica Certificata. Oltre i 100 euro annui è il caso di iniziare a considerare soluzioni di hosting dedicato e di valutare attentamente pacchetti che, nonostante questi prezzi, continuano ad essere condivisi con altri utenti. In definitiva, se si tratta del tuo primo sito web e vuoi iniziare a capirci qualcosa, la soluzione migliore è quella di acquistare un pacchetto hosting tra i 10 euro e i 25 euro annui. Se al contrario, la tua è un’azienda strutturata, gestisci un sito di commercio elettronico, il consiglio hosting è di non prendere in considerazione questa fascia di prezzo. Al limite è bene valutare insieme al fornitore quale possa essere la soluzione ottimale per il tuo business. Non farti incantare solo dal prezzo ma scegli con pazienza ed attenzione perché ne va del tuo futuro, dei tuoi guadagni e… della tua salute! Si conclude il nostro articolo speciale con i suggerimenti per la scelta di una soluzione hosting. Ribadiamo che non si tratta di considerazioni definitive e valide per tutti gli utenti ma di suggerimenti e valutazioni basate sull’esperienza e come riscontro alle richieste e alle domande dei nostri clienti. Se hai ulteriori considerazioni da fare o semplicemente aggiungere maggiori informazioni a quanto descritto in questo articolo, puoi sempre usare i commenti qui nel blog oppure utilizzare i nostri profili social. E ricorda, se hai dei dubbi su quale provider scegliere o come scegliere un hosting, non esitare a contattarci!Il miglior servizio hosting
Modalità di assistenza tecnica
Il miglior servizio hosting
Il miglior hosting al giusto prezzo
Il miglior servizio hosting
Come scegliere un hosting: conclusioni
Alessandro dice
un aiuto per scegliere un buon hosting per pubblicare un sito che utilizza le API di youtube?
Massimo dice
Hai provato a dare uno sguardo alle nostre soluzioni hosting?
Alessandro dice
Sisi, molto interessanti, la personal o la business sarebbero l ideale, anche se cerco sempre conferma sulle API youtube.
Massimo dice
Al limite contatta il nostro supporto tecnico in modo da sottoporre la richiesta su Youtube ma non dovresti avere problemi.