Un piano hosting basato su Linux con supporto PHP/MySQL, come quelli offerti da HostingVirtuale, permette al webmaster di disporre di un certo numero di risorse.
Spesso tra le varie proposte del settore, si sente parlare di risorse, banda e spazio web illimitato ma questa parola deve essere ben interpretata per non andare incontro a fraintendimenti ed è quello che cercheremo di fare in questo articolo procedendo per esempi pratici.
Spazio web illimitato
Un caso tipico è rappresentato dai piani di hosting con spazio (o spazio web) illimitato: questo implica per il webmaster la possibilità di utilizzare l’hard disk del server per memorizzare i file del sito senza restrizioni, se per uso web cioè per quello che serve ad un sito.
Intendere quindi lo spazio web illimitato come una risorsa “free” da utilizzare per effettuare hosting di file o per salvare backup di documenti quindi, oltre ad essere insicuro è profondamente scorretto da ogni punto di vista.
Questa specifica è davvero molto importante e molti utenti tendono – sbagliando – a non tenerne conto: l’uso che si fa delle risorse che un hosting provider offre è molto importante e va sempre inquadrato nell’ottica corretta.
Un conto infatti è fare uso dello spazio web come deposito di file, per salvare video in MP4 oppure addirittura per fare il backup del sito (che invece va sempre delocalizzato altrove per sicurezza), un altro è quello di usarlo per i file HTML o PHP che caratterizzano il sito.
Solo questi ultimi tipi di elementi sono da considerarsi legittimamente inclusi nello spazio web “senza limiti”, questo perché la virtualizzazione ha il grosso vantaggio di dare il massimo ad ognuno dei nostri clienti e per rispettare le promesse è necessario che tutti operino correttamente.
Banda o traffico illimitato
Le considerazioni fatte per lo spazio web illimitato di fatto, valgono anche per la banda che invece riguarda la disponibilità di traffico per gli utenti che visualizzano le pagine del sito: se c’è un picco di visitatori, ad esempio, sotto particolari condizioni non prevedibili a priori (di solito), i servizi offerti da un hosting basilare non possono, per loro natura, essere più dati per scontati.
L’abilità di un webmaster o di chi mette in piedi i siti, riguarda anche “l’adattabilità” al contesto hardware e software in cui saranno pubblicati.
Usare correttamente l’hosting shared
Un servizio di web hosting è idoneo per dare lo spazio necessario ai siti web, in termini di file, database e supporto tecnologico richiesto volta per volta.
Ovviamente dai siti sono esclusi quelli per generare spam o per compiere operazioni molto “pesanti”, quantomeno per quello che riguarda i piani condivisi.
Di contro un semplice piano di hosting shared non è ideale per:
- copie di backup di file non utilizzati (i backup è sempre meglio averli in locale oppure utilizzando un servizio di cloud backup);
- memorizzazione di file molto grandi (occupano molte risorse in modo improprio);
- memorizzazione di file audio/video per lo streaming;
- operazioni lato codice (benchmark, black hat, ecc.) che impiegano massicciamente CPU, hard-disk, rete o RAM condivisa del server.
Nei casi 2 e 3, si potrebbe verificare anche il caso in cui la banda “illimitata” (cioè la quantità di traffico che può transitare sul nostro server) di fatto sia limitata: questo perchè ci sono delle circostanze in cui le risorse hardware del server possono rilevarsi insufficienti ai nostri scopi.
Nel caso 3 inoltre, si ha una situazione particolare che deve essere affrontata con la massima cautela: se vogliamo offrire un contenuto in streaming possiamo ricorrere a servizi come Youtube e SoundCloud.
In alternativa, se vogliamo qualcosa di gestibile in autonomia con tanto di password (e non gratuito per chiunque), possiamo valutare la possibilità di un cloud hosting, scalabile e sicuro a patto di utilizzare gli opportuni software per “frammentare” i video e servirli più velocemente mediante buffering.
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